26/10/2010

Intervista alla Dott.ssa Flaminia D'Andria - Responsabile Risorse Umane di IMS Health

Gentile Responsabile, ci può brevemente illustrare il profilo della sua azienda ed i  principali ambiti di attività? 
Con una presenza in più di 100 paesi ed oltre 55 anni d’esperienza,  IMS Health è l’azienda leader a livello mondiale nei servizi di market intelligence e consulenza per il mercato farmaceutico e della cura della salute. IMS Health offre alle aziende clienti un mix unico di informazioni a livello globale, analisi efficaci e una profonda expertise nell’ambito della consulenza strategica e manageriale. In particolare, la divisione Consulting supporta le case farmaceutiche nell’affrontare con successo le sfide e i cambiamenti di un mercato sempre più competitivo, sviluppando progetti di consulenza in ambito Marketing e Sales. 

Quali sono le figure professionali da voi ricercate e quali caratteristiche deve avere un laureando o neo-laureato per entrare nella vostra struttura? 
La divisione Consulting offre concrete opportunità di carriera presso le sedi di Milano e Roma a brillanti neolaureati interessati a costruire il proprio futuro professionale nell’ambito della consulenza strategica. L’inserimento nel team Consulting dei neolaureati avviene solitamente come Analyst a seguito del positivo completamento di uno stage di sei mesi, che rappresenta un’opportunità di formazione nonché un momento di conoscenza reciproca. Già durante lo stage il tirocinante partecipa a reali progetti di consulenza per le aziende clienti, con un coinvolgimento diretto e attivo nelle diverse fasi. 

Dal 2003, con la legge Biagi, all'Università è affidato il compito di sostenere i propri laureati nella fase di inserimento nel mercato del lavoro, secondo lei quali sono i passi in avanti che l'università dovrebbe fare per avvicinarsi alle necessità delle aziende? 
E’ nostra opinione che l’università dovrebbe orientare maggiormente la formazione verso la  realtà concreta del mondo del lavoro, creando già durante il corso di studi sempre più occasioni d’incontro tra aziende e studenti, per esempio attraverso la presentazione e la discussione di case studies da parte di rappresentanti aziendali. Questo consentirebbe non solo di favorire la conoscenza diretta ma contribuirebbe ad abituare gli studenti a ragionare su casi reali e ad applicare le proprie conoscenze alla risoluzione di problemi concreti. Sempre in quest’ottica, l’Università dovrebbe confrontarsi in maniera costante con le aziende stesse attraverso tavole rotonde, survey, gruppi di lavoro, per capire quali sono le competenze e le conoscenze che le aziende ricercano nei candidati neolaureati ed identificare gli eventuali gap della preparazione accademica rispetto alle esigenze delle aziende. 

 

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