La disoccupazione giovanile appare ancora più preoccupante quando si considera la condizione dei laureati che ne costituiscono una componente di tutto rilievo. Una ridotta affluenza di alte professionalità in un sistema produttivo di beni e servizi in fase di turbolenta modernizzazione, non consente di affrontare la sfida competitiva della globalizzazione puntando sull’innovazione e sulla ricerca.
Un altro aspetto pesante del ritratto che questo rapporto fornisce non sta solo nella bassa occupazione, quanto nell’impoverimento delle famiglie e dei lavoratori, nella perdita di capitale umano e di potenziale produttivo. “Le politiche del lavoro – si legge in una nota introduttiva - possono aiutare a riportarci su un sentiero di crescita, a condizione che si consolidi l’azione comune per lo sviluppo recentemente avviata da Governo, Istituzioni e Parti sociali”.