10/03/2014

EVM: cresce il divario dell’occupazione tra nord e sud Europa

L’ultima edizione del Bollettino Europeo delle offerte di lavoro - European Vacancy Monitor (EVM), relativo al secondo trimestre 2013, indica un divario crescente di opportunità lavorative tra i paesi del Nord e del Sud Europa. Si registra infatti una carenza di forza lavoro in paesi come l’Austria, la Danimarca, la Svezia, l’Estonia e la Lettonia, mentre cresce la competizione per assicurarsi i pochi posti di lavoro disponibili in Grecia, Slovacchia e Spagna. Globalmente c’è stato un calo delle assunzioni pari al 4%, una diminuzione più marcata rispetto al trimestre precedente.

"Il divario nelle prospettive di occupazione tra Europa del Nord e del Sud è il segnale degli squilibri presenti sul mercato occupazionale europeo, che sono a loro volta collegati alle asimmetrie nell’Eurozona - ha dichiarato László Andor, Commissario europeo per l'Occupazione, gli affari sociali e l'inclusione - La mobilità del lavoro potrebbe contribuire a ridurre tali squilibri. Per aiutare chi cerca lavoro a trovare opportunità occupazionali sono disponibili strumenti quali EURES, che sostengono la mobilità all’interno del mercato del lavoro europeo".
 
I più colpiti dalla crisi rimangono i paesi dell’Europa meridionale dove, secondo il Rapporto, è soprattutto la disoccupazione giovanile ad essere aumentata raggiungendo il 59,6% in Grecia, il 55,7% in Spagna, il 39,4% in Portogallo e il 38,9% in Italia. Inoltre le assunzioni di giovani sono fortemente sbilanciate verso le occupazioni del settore dei servizi, con elevati picchi stagionali e un forte tasso di rotazione. In Italia la quota di contratti di lavoro a tempo determinato è passata dal 60% circa nel 2008 al  70% nel 2012-2013. Questa situazione oltre a incidere negativamente sul livello di formazione e acquisizione di competenze provoca minore produttività e scarsi risultati economici. 
 
Approfondimenti
Sito web Commissione Europea
European Vacancy Monitor (versione inglese)
 

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