10/03/2012

Unioncamere: scende all’11,4% la quota di imprese di under 35 nel 2011

L’Osservatorio di Unioncamere sull’imprenditorialità giovanile, elaborando i dati del Registro delle imprese delle Camere di Commercio, evidenzia il calo del 3,6% delle imprese di under 35 rispetto al 2010 (per un totale di 26mila unità in meno). Sembrerebbe che in un’Italia da tempo connotata dalla crisi demografica, oltre a quella economica dell’ultimo anno, “invecchi” anche il tessuto imprenditoriale. Rispetto al 2010, infatti, l’incidenza delle imprese giovanili (intendendo con questa espressione le ditte il cui titolare abbia meno di 35 anni ovvero le società di persone in cui oltre il 50% dei soci abbia meno di 35 anni oppure le società di capitali in cui la media dell’età dei soci e degli amministratori sia inferiore allo stesso limite d’età) scende dall’11,8% all’11,4% nel 2011. La riduzione si spiega sia con il superamento della soglia dei 35 anni da parte di un cospicuo numero di imprenditori, usciti così dal campo di osservazione, sia con un parallelo rallentamento delle iscrizioni di imprese giovanili, accentuato soprattutto nella seconda metà dell’anno. Quasi il 60% delle 135mila nuove iscrizioni è infatti relativo ai primi 2 trimestri dell’anno, precedenti l’esplosione della crisi del debito sovrano dei Paesi europei. Ciò nonostante, fa ben sperare il fatto che i giovani abbiano deciso di avviare una nuova iniziativa imprenditoriale.
Sorprende la distribuzione geografica delle nuove iscrizioni di imprese. Sud e Isole l’area che ha dimostrato nel 2011 una maggiore vivacità: 52.671 le nuove imprese nate nel Mezzogiorno, pari al 39% del totale. Segue il Nord-Ovest (33.151 nuove iscrizioni, il 24% del totale), quindi il Centro con 27.700 nuove imprese, pari al 20% del totale, in coda il Nord-Est (21.812 iscrizioni, pari al 16% del totale).
Giovani per età ma tradizionalisti per scelta, si potrebbe commentare osservando la tipologia dei settori produttivi su cui si è maggiormente investito. I servizi alle persone, le costruzioni, l’alloggio e ristorazione, e i servizi alle imprese sono le aree in cui si registra l’incidenza maggiore di imprese giovanili sul totale. Mentre il commercio, le costruzioni e, a distanza, l’agricoltura, sono quelli sui quali si concentra maggiormente l’attenzione dei giovani imprenditori in valore assoluto: ben 193.000 nel commercio, (pari al 27,7% del totale delle imprese degli under 35), quasi 135.000 nelle costruzioni (il 9,3% del totale) e 61.603 nell’agricoltura (quasi il 9% di tutte quelle guidate da giovani).
Ed è sempre il commercio che, anche nel 2011, ha attratto l’attenzione dei neo-imprenditori: quasi 28mila delle 135mila nuove iscrizioni (il 22% del totale) hanno interessato questo settore, mentre altre 21mila (pari al 15% del totale) le costruzioni.

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