07/06/2013

Tirocinio all'estero: l'esperienza di Maria Rosaria

AIESEC è la più grande associazione internazionale completamente gestita da studenti universitari e presente in più di 113 Paesi al mondo e con più di 86.000 membri. Maria Rosaria Palmintieri, con l’aiuto dell’associazione, è partita per la Svezia dove attualmente sta svolgendo uno stage presso la Società C-Rad AB, nell'ambito dell'ingegneria biomedica. 
Ecco cosa ci ha raccontato..

Quali sono le motivazioni che ti hanno spinta a scegliere un tirocinio all’estero e come sei venuta in contatto con l’associazione internazionale AIESEC?
Fin da quando ho iniziato la mia carriera universitaria ho sempre voluto fare un tirocinio all'estero per poter migliorare le mie capacità professionali e sociali. Appena laureata, ho provato a cercare tirocini in Italia che si adattassero al mio profilo e ai miei studi ma senza successo. Ho iniziato a lavorare a Roma subito dopo la mia laurea in ingegneria, impiegata in un'azienda come stagista, in un ambito completamente differente dai miei studi e dal mio background. L'ambiente lavorativo era pessimo e le mie capacità non erano affatto ne' apprezzate ne' valorizzate. Ho quindi deciso di iniziare a cercare un tirocinio all'estero, che mi permettesse di lavorare in un ambiente e condizioni migliori. Nella mia ricerca, sono venuta a conoscenza di AIESEC, tramite degli amici che ne facevano già parte.

Quali agevolazioni/aiuti/benefit sono stati messi a tua disposizione da AIESEC?
AIESEC mi ha aiutato in tutti i momenti, rispondendo alle mie domande e perplessità e proponendomi tirocini all'estero che si avvicinassero sempre di più alle mie esigenze ed interessi. Grazie ad AIESEC, sono riuscita a trovare un tirocinio in Svezia che mi soddisfa ed interessa al 100%! Appena arrivata in Svezia inoltre, i membri di AIESEC mi hanno aiutato ad ambientarmi ed orientarmi nel nuovo paese, mi hanno aiutato nel cercare un posto dove abitare, e sono sempre disponibili e pronti ad aiutarmi per qualsiasi cosa io possa avere bisogno.

Ritieni che l'istruzione universitaria ti abbia adeguatamente preparato per l'attività lavorativa che stai svolgendo? E quali differenze stai riscontrando rispetto ai colleghi di altre nazionalità?
Credo che l'università italiana sia carente sotto molti punti di vista. Durante la mia permanenza in Svezia, ho avuto modo di avvicinarmi al mondo universitario svedese, e sono riuscita ad iscrivermi ad un master a distanza in una delle migliori università della nazione. Sinceramente, credo che la preparazione tecnica che viene fornita agli studenti qui, non sia per niente paragonabile con la preparazione offerta dalle scuole italiane, che risulta essere altamente teorica e poco attuale e pratica. Una differenza? L'inglese! Se per noi Italiani il fatto di conoscere l'inglese sembra dare un valore aggiunto, qui invece è oramai dato per scontato, e credo sia giusto cosi'!

In Svezia il passaggio dall’università al mondo del lavoro è più facile rispetto al nostro Paese? Quali sono le differenze più significative che hai notato?
Posso dire per certo che gli studenti svedesi sono stimolati da tantissime possibilità. Ci sono praticamente opportunità di tirocini e lavori per neo-laureati ovunque. Lavori ben pagati, in cui il tirocinante può effettivamente guadagnare esperienza!

Quale consiglio ti senti di dare ai tuoi colleghi che si affacciano nel mondo del lavoro?
Vorrei dir loro di non scoraggiarsi durante la ricerca di un lavoro, e se possibile, di provare ad andare all'estero! Credo che AIESEC sia un'ottima piattaforma di lancio verso il mondo del lavoro e dello sviluppo professionale.

 

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