04/06/2014

Intervista a Zilda Ivonne Lisboa - Delegato Fusion S.r.l.

In vista della presentazione aziendale di Fusion S.r.l., in programma il 10 giugno 2014 presso l’Aula del Consiglio della Facoltà di Economia, Sapienza Università di Roma, in via Del Castro Laurenziano 9, vi proponiamo l’intervista a Zilda Ivonne Lisboa – Delegato Fusion.
Buona lettura….


Quali sono le figure professionali da voi ricercate e quali caratteristiche deve avere il candidato ideale?
Il lavoro dell’Insurance Consultant in Fusion non si basa su una specifica professionalità acquisita. Certo un’esperienza precedente rende più consapevoli su cosa significhi saper prendere per il verso giusto un mestiere. Nel nostro campo qualsiasi esperienza è utile e ognuno può sfruttare al meglio le proprie competenze nel settore assicurativo. Sicuramente alcune caratteristiche personali sono fondamentali per la riuscita professionale nel tempo. Sappiamo quali sono le caratteristiche giuste necessarie in un lavoro di relazioni, come ad esempio l’essere espansivi, anche se ho visto persone timide arrivare ad alti livelli. Inutile ripetere che vorremmo conoscere persone determinate, orientate agli obiettivi, o che sappiano fare gioco di squadra. Quello che interessa, in particolare, è il cuore del candidato. La nostra è una consulenza rivolta ad un mercato di famiglie e ci preoccupiamo del benessere del nostro cliente, prima dei nostri interessi. Il compenso per l’assistenza prestata è solo una conseguenza. Il cuore, quindi, crea relazioni sincere; ti sorregge nello studio continuo; ti dà passione per quello che stai facendo e nuove energie quando ti sembra di non arrivare mai alla fine; ti fa crescere professionalmente mantenendo un codice deontologico; ti fa ragionare in modo indipendente, da imprenditore ed infine, ti fa amare l’arte facendoti sentire artista del tuo progetto. Potrei continuare ancor per molto, ma vorrei concludere con un vecchissimo annuncio di una grandiosa Compagnia americana. Più o meno il senso era questo: cerchiamo donne e uomini coraggiosi e forti per affrontare una grande sfida, si garantisce un duro lavoro, sacrificio e grandi possibilità per il futuro. In sostanza molti iniziano questo lavoro e sono pochi quelli che riescono a raggiungere l’obiettivo, ma quando ciò avviene le soddisfazioni economiche, professionali e personali sono veramente tante.

Nella vostra società quali sono le prospettive di crescita professionale per una nuova risorsa?
Credo che il nostro lavoro non possa conoscere gravi crisi. Lavorare nella consulenza della protezione familiare vuol dire lavorare nelle prime due fasce della piramide di Maslow, parliamo quindi di bisogni fondamentali. In Argentina con il default di fine anni ’90, l’unica assicurazione che funzionava veramente era la polizza di Protezione. La Fusion non tratta RCA e prodotti finanziari, il primo perché è un prodotto da banco, il secondo perchè lo lasciamo fare agli operatori finanziari che sono più bravi. In realtà sono mestieri diversi e la nostra strategia, rivolgendosi ad un pubblico di nicchia, presenta vantaggi notevoli. Primo fra tutti una concorrenza debolissima. La specializzazione raggiunta in anni di duro lavoro ci ha portati a creare una cultura aziendale unica nel suo genere, interessante da approfondire anche solo per conoscere una realtà diversa sul mercato assicurativo.
La nostra esperienza nasce in un contesto internazionale che va dalla cultura anglosassone a quella orientale, in particolare Giappone e Corea del Sud. Fondendole nella mentalità italiana si è potuto creare uno studio di consulenza assicurativa che, in termini di risultati raggiunti, ci fa ben sperare per il futuro, crisi del 2008 compresa. La nostra capacità nell’apertura dei mercati sta nell’indirizzarsi di volta in volta in segmenti produttivi ad alto reddito: possiamo approcciare i clienti più diversi, sia dal punto di vista professionale che sociale. Se si lavora eticamente e duramente gli sbocchi nel tempo sono fondamentalmente tre:

  • sviluppo imprenditoriale con un proprio portafoglio clienti, una vera e propria impresa. A differenza delle altre professioni, questo mestiere, pur basandosi su di una retribuzione variabile in relazione all’acquisizione dei rischi assicurativi, tende negli anni a creare una rendita economica derivante dal mantenimento del portafoglio. In termini di tempi dipende dalla quantità di attività settimanale e dalle qualità della persona. Naturalmente Fusion tende a valorizzare entrambe attraverso la supervisione e la formazione. Nello standard si possono determinare tre fasi: 2 anni per essere un semiprofessionista della Protezione, 5 anni per avere consapevolezza del ruolo e 10 anni per poter raccogliere i risultati dell’investimento fatto.
  • dal ruolo di consulente a coordinatore di unità di vendita, in genere intorno al 5° anno ci sono persone che si spostano nel ruolo manageriale più per vocazione che per riconoscimenti economici. Se si fallisce è possibile ripassare alla vendita consulenziale e diventare nuovamente indipendente. Le responsabilità in questo ruolo sono molteplici, altamente formativo sotto diversi aspetti professionali ed umani;
  • in ultimo ci sono persone che, grazie all’esperienza fatta in Fusion, trovano possibilità di carriera stimolanti in altri settori merceologici. La crescita che si acquisisce nel nostro lavoro ti completa sia professionalmente che personalmente. E’ un’esperienza indelebile, sia nel bene che nel male e anche coloro che falliscono da noi, riescono a farsi valere altrove.
A detta di molti commerciali, il nostro settore è tra i più difficili ed io aggiungerei: ancor di più in Fusion. Il percorso da Insurance Consultant è da scegliere solo se si intuiscono le potenzialità di lungo termine e se si è persone di passione.

Al termine della presentazione aziendale avrete la possibilità di raccogliere i CV dei partecipanti. In fase di screening quali sono gli elementi che considerate requisiti preferenziali nella valutazione dei curriculum?
Gli elementi che prendiamo in considerazione, in genere, si limitano ai seguenti requisiti:

  • livello culturale, perché il settore sta radicalmente cambiando in complessità di normative e sofisticazione dei prodotti;
  • non aver cambiato diversi lavori senza motivazioni reali, per verificare lo spirito di adattamento;
  • regolarità del piano degli studi per capire se la persona è attenta al risultato;
  • interessi diversi, sportivi o artistici, per verificare la dinamicità.
Quello che vorremmo scoprire è se il candidato vuole apprendere ed applicare gli insegnamenti ricevuti nel corso della carriera. Dal curriculum dovrà trasparire inoltre voglia di fare insieme a curiosità per la vita. Questi aspetti emergono dalla storia del candidato e analizzando le varie fasi della sua vita. Naturalmente il vero esame per Fusion è il primo incontro motivazionale, perché quello che non ci può dire la carta può essere raccontato direttamente dal candidato.
 
Quali suggerimenti si sente di dare ad un giovane che si appresta a sostenere un colloquio di lavoro e quali sono gli errori da evitare?
Ogni settore ha i suoi “suggerimenti” e ogni azienda ha la sua cultura con regole per l’analisi del candidato in fase di colloquio. Quest’ultimo in Fusion si articola in un sistema di incontri di antiselezione che precedono la vera e propria selezione. Infatti, si arriva al primo colloquio di selezione dopo aver superato tre incontri formativi, ovviamente il candidato si può ritirare in qualsiasi momento: in questa fase è lui che sceglie Fusion. La selezione è strutturata su diverse dimensioni del carattere della persona: motivazione a fare, energie da mettere in gioco, capacità nel relazionarsi con gli altri. Il candidato si offre onestamente a questo tipo di interazioni che sono utili per comprendere se è davvero il lavoro del suo futuro. Il classico suggerimento è quello di mostrarsi il più possibile per quello che si è, senza recitare.  
Forse la cosa più coerente che la Fusion può suggerire di fare in fase di colloquio con un’azienda è di porsi con atteggiamento di scelta: non fermarsi al primo lavoro che capita o se si è in condizione di doverlo accettare per cause esterne, non smettere di cercare poiché potresti incontrare il lavoro della tua vita.
 

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