19/02/2009

Intervista a Marco Angelini e Maria Grazia Mosca - ERG Petroli

"Le RISORSE UMANE sono un elemento indispensabile per l'ESISTENZA, lo SVILUPPO ed il SUCCESSO di ogni impresa. ERG, pertanto, pone particolare ttenzione alla VALORIZZAZIONE, alla TUTELA ed allo SVILUPPO delle CAPACITA' e delle COMPETENZE di tutti i propri dipendenti, affinché essi possano esprimere al massimo livello il proprio POTENZIALE e la propria PROFESSIONALITA'..."  (dal Codice Etico del Gruppo ERG) 
 
Intervista a: Marco Angelini (HR ERG Petroli) e Maria Grazia Mosca (Tutor aziendale del Progetto Fixo) 

Il Progetto Fixo prevede l'attivazione di tirocini di inserimento lavorativo, come ne siete venuti a conoscenza e per quale motivo avete deciso di accogliere nella vostra struttura un giovane neolaureato? 
Sono stato contattato direttamente da voi. Avevo visto la pubblicità del servizio di placement SOUL, e quando mi avete contattato sono rimasto positivamente sorpreso della possibilità d'avere un referente all'interno dell'univeristà. In passato, mi è capitato d'avere dei numeri di telefono ai quali non rispondeva mai nessuno, questa è una critica che mi sento di fare a tutto il sistema universitario e penso che sia il problema più profondo tra aziende ed università. Invece, con grande sorpresa ho notato che ci avete sempre risposto e supportato.

Secondo Lei, dal punto di vista del laureato quali sono i vantaggi e, se ci sono, gli svantaggi nell’affrontare, l'esperienza del tirocinio? 
Credo che non ci sia alcun tipo di svantaggio. Lo stage è uno strumento che si offre al giovane neo-laureato per entrare a contatto con il mondo del lavoro e non ne rimanda l'ingresso ma lo anticipa. Le aziende non assumono senza un'adeguata conoscenza delle potenzialità del candidato quindi lo stage è una vetrina per farsi conoscere. L'impegno delle aziende è quello si strutturare un progetto formativo serio,  mi auguro che nessuna azienda abbia più intenzione di accogliere delle persone per fare le fotocopie perchè non sarebbe produttivo per nessuno. Se l'azienda si impegna ad affrontare uno stage con un progetto specifco di inserimento non vedo svantaggi ma solo vantaggi. 

Secondo Lei quali sono i vantaggi per l’azienda nell’accogliere un tirocinante? 
n vantaggio è sicuramente la possibilità di entrare in contatto con giovani laureandi o neolaureati e la possibilità di conoscere l'offerta formativa universitaria. Molto spesso, noto una distanza tra la preparazione dei ragazzi e le esigenze aziendali, conoscere giovani laureati ci permette di capire anche, se questa distanza nel corso degli anni si sta assottigliando oppure no. In uno stage di 6 mesi, nei primi tre mesi l'azienda non ha un vero vantaggio ma successivamente l'Ente riceve un aiuto effettivo, pratico dal tirocinante. Un periodo più lungo di 6 mesi rallenta l'entrata nel mondo del lavoro, un periodo inferiore ai 3 mesi non ha molto senso.

Quali sono le finalità del tirocinio che avete attivato all’interno del Progetto Fixo? 
Nell'ambito del tirocinio che abbiamo attivato, al giovane laureato è stato affidato il compito di individuare, tra tutti i punti vendita attivi, quelli più rappresentativi nella rete nazionale. Questa attività è servita sia per condurre successive analisi ma soprattutto per testare alcune iniziative su un numero ristretto di punti vendita, in modo da avere delle efficienze comunicative e di costi. In generale le mansioni che affidiamo a questi ragazzi sono di approfondimento di varie tipologie di analisi.

Quali sono le caratteristiche che deve avere un laureato per entrare nella vostra struttura?
Valutiamo molto l'intelligenza sociale del candidato, la capacità di sapersi muovere, di dare risposte che non devono necessariamente essere guiste, ma logiche e ragionate. Abbiamo una linea per ciò che concerne il voto di laurea e la tempistica ma valutiamo molto anche la maturità e la serietà del ragazzo. 

Il Progetto Fixo Sapienza si concluso da poco, qual'è la sua valutazione sul servizio che le abbiamo offerto. Quali sono, secondo Lei, i punti di forza e quelli da migliorare? 
La valutazione è ottima. La Sapienza è un'università molto particolare di grandi dimensioni all'interno della quale è molto difficile orientarsi. Questo progetto ha cambiato la mia opinione per ciò che concerne il servizio di placement e La Sapienza in generale. Siete stati un ottimo biglietto da visita per l'Ateneo.

Dal 2003, con la legge Biagi, all'Università è affidato il compito di sostenere i propri laureati nella fase di inserimento nel mercato del lavoro, secondo lei quali sono i passi in avanti che l'università dovrebbe fare per avvicinarsi alle necessità delle aziende? 
Ridurre i tempi e la burocrazia. La differenza maggiore fra mondo aziendale ed universitario sono proprio i tempi che difficilmente combaciano. Un altro passo in avanti da fare è quello di fornire alle aziende punti di riferimento chiari e sempre raggiungibili con uffici aperti almeno fino al pomeriggio.  

 

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