18/03/2009

Intervista a Giuseppe Salvati - Tirocinante presso Visconti (Laboratorio analisi cliniche)

Studente presso il corso di laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico, Giuseppe ha deciso di avvicinarsi al mondo del lavoro attraverso un tirocinio all'interno di Visconti, un laboratorio di analisi cliniche. La curiosità e l'entusiasmo per questo lavoro, aggiunti alla presenza di un tutor capace di coinvolgerlo in tutte le attività, hanno reso questa esperienza formativa e nello stesso tempo interessante. 

Cosa ti ha spinto a fare domanda per un tirocinio? 
Dopo aver conseguito la laurea triennale, mi sono messo alla ricerca di un lavoro per iniziare ad operare sul campo: ho mandato il mio curriculum a molti laboratori; tra questi il laboratorio Visconti mi ha chiamato proponendomi di partecipare al progetto Fixo. 

In cosa consisteva il tuo lavoro? 
Svolgo le attività di un tecnico di laboratorio: sieraggio delle provette e parte analitica, sia chimicoanalitica che ematologica, ormonale e microbiologica. In questo periodo mi sto occupando anche dell'accettazione del paziente: ora quindi lavoro sia 'dietro le quinte' che a contatto diretto con il paziente. 

Il lavoro svolto ti ha aiutato a definire meglio le tue inclinazioni professionali? In che modo? 
Grazie a questa esperienza ho acquisito nuove competenze, approfondendo anche la parte clinica, che non è di mia pertinenza. Il lavoro di un tecnico di laboratorio è caratterizzato da molte sfaccettature, ora sto approfondendo determinati aspetti. Sto acquisendo maggiore padronanza del lavoro: ad oggi vorrei continuare ad operare in questo settore perchè, essendo una persona curiosa, si sposa bene col mio modo di essere, perchè è caratterizzato dalla ricerca; mi piace soprattutto la parte microbiologica. 

Consiglieresti questa esperienza ai tuoi colleghi universitari e laureati? 
Si perchè aiuta a rafforzare le proprie conoscenze e, se sei fortunato come me, c'è un dottore che ti spiega le cose bene e te le fa ampliare. 

Secondo te, quali sono i passi in avanti che l'università, ed in particolare il servizio di placement, dovrebbe fare per avvicinare i laureati al mondo del lavoro? 
Secondo me questa è la strada giusta, anche se sarebbe meglio fare un tirocinio più lungo, perchè ci vuole molto tempo per capire come funzionano alcuni meccanismi, l'importante è che venga comunque retribuito dignitosamente. 

Dopo aver svolto questa prima esperienza lavorativa, ritieni che l'istruzione universitaria ti abbia adeguatamente preparato per l'attività lavorativa svolta? 
Si, abbastanza; il mio corso di studi è molto pratico: già dal primo giorno ci fanno avere dimestichezza con queste pratiche ed è previsto un tirocinio obbligatorio. 

 

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