22/01/2009

Intervista alla Dott.ssa Angela Cantera - Responsabile HR Agic Consulting

Agic Consulting offre servizi professionali integrati in un ampio spettro di aree attraverso un approccio distintivo basato sull’utilizzo delle tecnologie informatiche. Gli interventi, sempre a supporto del management aziendale, sono orientati al perseguimento di obiettivi quali l’attuazione di programmi di cambiamento strategico, il miglioramento dei livelli di efficienza ed efficacia, l’adeguamento alle normative, la gestione del cambiamento, la realizzazione, l’avviamento e la gestione di sistemi informativi. 

Il Progetto Fixo prevede l'attivazione di tirocini di inserimento lavorativo, come ne siete venuti a conoscenza e per quale motivo avete deciso di accogliere nella vostra struttura un giovane neolaureato? 
Ho ricevuto una lettera dall'Università di Salerno, con la quale avevamo attivato una convenzione qualche anno fa, e subito dopo ho ricevuto una telefonata più esplicativa grazie alla quale ho approfondito le tematiche e le opportunità offerte dal Progetto. A quel punto mi sono informata se la Sapienza, Roma Tre e Tor Vergata aderissero a Fixo. 

Secondo Lei, dal punto di vista del laureato quali sono i vantaggi e, se ci sono, gli svantaggi nell’affrontare, l'esperienza del tirocinio? 
Ritengo che, per un neolaureato, affrontare il tirocinio sia un passo importante per conoscere il mondo del lavoro e per mettersi alla prova in una situazione protetta, affiancati da un tutor. Bisogna dire che alcune persone che affrontano il tirocinio si sentono ancora studenti. Ho riscontrato, a volte, una mancata consapevolezza che il tirocinio è, comunque a tutti gli effetti, quasi come un lavoro e quindi va affrontato con molta serietà. 

Secondo Lei quali sono i vantaggi per l’azienda nell’accogliere un tirocinante? 
Ritengo che il vantaggio sia notevole. La nostra azienda si occupa di tecnologia con prodotti sempre nuovi ed è per noi difficile reperire sul mercato persone con alte specializzazioni, ci conviene quindi formarceli in casa. A questo punto prendere dei giovani, freschi di nozioni e motivati è sicuramente il terreno su cui attecchisce di più la formazione. Il tirocinio è un modo per conoscere le persone e capire se ci sono le qualità giuste per entrare in azienda. Valutarli, seguirli e formarli e dopo un percorso che va dai 3 ai 6 mesi decidere se assumerli. I nostri stage, al di là del Progetto Fixo, non sono mai fini a se stessi ma hanno come obiettivo quello dell'inserimento lavorativo o con un contratto a progetto o a tempo indeterminato,  questa è una cosa che valutiamo caso per caso. Il tirocinio lo abbiamo sempre utilizzato come strumento di inserimento lavorativo, sempre. 

Quali sono le caratteristiche che deve avere un laureato per entrare nella vostra struttura? 
Sicuramente una formazione universitaria in ingegnaria, economia, statistica ed informatica. Il nostro è un lavoro di front office, spesso si incontra il cliente quindi bisogna avere buone doti comunicative e relazionali. Il voto di laurea non è così fodamentale, le caratteriche che andiamo a vedere sono altre, sono, prima di tutto, quelle comportamentali e relazionali. Andiamo a considerare più la tempistica che il voto di laurea, finire gli studi in tempo sicuramente da dei punti in più. 

Quali sono le finalità del tirocinio che avete attivato all’interno del Progetto Fixo? 
Noi abbiamo quattro settori più importanti. Il settore che si occupa di sistemi gestionali e in questo settore abbiamo inserito delle figure che se, a fine percorso, risulteranno idonee diventerebbero consulenti funzionari applicativi. Non abbiamo utilizzato il Progetto Fixo per profili più tecnici e applicativi. Tutti i nostri tirocinanti provengono dalla facoltà di ingegneria gestionale. Inizialmente cisiamo orientati versi i laureati in Economia perchè pensavamo che si avvicinavano di più alle nostre esigenze dopodichè ci siamo resi conto che gli ingegneri gestionali, se hanno qualche nozione di ragioneria(un bilancio è sempre presente in un sistema gestionale) hanno una marcia di più senza dubbio. Altri inserimenti li abbiamo fatti in un settore più specifico che si occupa di controllo di gestione e di reportistica, di gestione documentale. Ed in quest'ambito abbiamo inserito sempre dei consulenti funzionali anche se con delle conoscenze più addentrate nel linguaggio di programmazione, non sono persone che devono programmare ma la presenza di questa conoscenza è sicuramente un fattore positivo. Per l'ambito web non ho utilizzato il canale universitario per scegliere le persone, un po' perchè l'università non da una preparazione adeguata. Le figure richieste sono tecniche, linguaggio di programmazione da una parte e grafici dall'altra, e per quest'area l'università non mi supporta.

Il Progetto Fixo Sapienza si concluso da poco, qual'è la sua valutazione sul servizio che le abbiamo offerto. Quali sono, secondo Lei, i punti di forza e quelli da migliorare? 
Assolutamente soddisfacente, una velocità nell'attivare le pratiche ed un supporto costante nel percorso dei ragazzi  ed anche da parteloro ho sempre avuto dei feedback positivi, sono molto soddisfatta. 

Dal 2003, con la legge Biagi, all'Università è affidato il compito di sostenere i propri laureati nella fase di inserimento nel mercato del lavoro, secondo lei quali sono i passi in avanti che l'università dovrebbe fare per avvicinarsi alle necessità delle aziende? 
Ho notato che spesso sono più le aziende ad usufruire dei servizi di placement che i laureati e questa è una cosa che sinceramente inorridisce perchè vedo una sorta di immobilismo nei giovani nell'usare tutti i canali messi a disposizione per cercare lavoro. Nelle offerte che abbiamo pubblicato sul sito SOUL, spesso ci è capitato di dover aspettare parecchi giorni prima di ricevere un curriculum, quindi di fronte agli sforzi dell'università, molto apprezzabili, mi sembra che non ci sia un ritorno di interesse forte da parte dei ragazzi, mi sembrano poco attivi.

 

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