29/03/2012

Intervista al dott. Michele Gerace - Progetto Piccola Impresa, Associazione Cento Giovani

Gentile Dott. Gerace, può brevemente illustrarci i principali ambiti di attività dell’Associazione Culturale “Cento Giovani”?
Fin dal 1975 l’Associazione Culturale “Cento Giovani” è attiva nella formazione, innovazione e ricerca, sostenendo e organizzando attività di studio e informazione su tematiche sociali, politico-economiche e culturali, anche in collaborazione con partner istituzionali e privati. L'Associazione,  nata in un quartiere periferico di Roma, ha nel suo DNA l’orientamento dei giovani, in ambito scolastico e lavorativo. Tra i temi approfonditi nel corso degli anni figurano: pari opportunità, sanità, telecomunicazioni, ICT, turismo, trasporti, ambiente, sicurezza, casa, occupazione giovanile e tutela dei cittadini. Tutto questo è avvenuto attraverso l’organizzazione di convegni, tavole rotonde, materiale informativo ed un periodico a diffusione telematica: “Il Laboratorio dei 100”.
 
In cosa consisteva il Progetto “Piccola Impresa”? Quali necessità hanno portato all’organizzazione di un corso sul Business Plan indirizzato a giovani con idee nuove ed intenzionati ad avviare un’impresa?
Attualmente c’è molta attenzione sul tema della creazione di nuove imprese produttive, soprattutto a livello europeo e, come associazione di consumatori, abbiamo cercato di capire, con l’aiuto della Regione Lazio, quali fossero gli adempimenti necessari all'apertura di un’attività imprenditoriale e l’effettiva difficoltà nella sua realizzazione.
Per questo abbiamo deciso di dare il via al Progetto Piccola Impresa, che è stato organizzato in più fasi.
La prima, basata sui questionari statistici e sui feedback provenienti dalle interviste effettuate nei pressi di Istituzioni quali l’Agenzia delle Entrate, la Camera di Commercio, le ASL competenti, gli uffici tributi di enti territoriali, ha analizzato come i cittadini possano ottenere informazioni e quanto queste siano esaustive, riscontrando come  il tempo impiegato siano eccessivo.
I risultati hanno inoltre evidenziato una generale confusione da parte di coloro che intendono aprire una nuova impresa. Spesso si ignora come si rappresenti il quadro economico-finanziario complessivo di un’attività, i bisogni che si intendano soddisfare e l’analisi dei beni succedanei. In sintesi, nella maggioranza dei casi osservati, eccezion fatta per le piccole realtà commerciali, quello che manca è la capacità di elaborare un corretto Business Plan.
Una volta individuate le principali criticità abbiamo pubblicato un bando – divulgato anche sul portale www.jobsoul.it  - per raccogliere nuove idee imprenditoriali e offrire ai vincitori un corso di Business Plan con consulenza tributaria gratuita per coloro che, risultando vincitori di una borsa di studio, avrebbero effettivamente iniziato l'attività proposta entro un anno. Inoltre, nel convegno finale offriremo ai giovani vincitori la possibilità di esporre i loro progetti ad una platea formata da banche ed istituzioni.
Sono pervenute diverse domande di partecipazione, tra queste la Commissione ha selezionato le migliori, per un totale di 20 candidati e 13 progetti presentati. Al termine del corso di Business Plan i ragazzi hanno presentato il loro lavoro e tra questi, i 5 migliori progetti d’impresa riceveranno una borsa di studio e la possibilità di esporre la loro idea durante il convegno finale.
 
Dalle domande di partecipazione ricevute e dai giovani che hanno seguito il corso sul Business Plan, quali sono, secondo Lei, i pregi e difetti riscontrati sia nei progetti presentati che nella preparazione dei giovani?
Tutti i progetti avevano previsto la fornitura di servizi, ma in nessuno veniva descritta la produzione di beni e, in generale, la preparazione imprenditoriale dei giovani è risultata scarsa. In campo imprenditoriale il successo deriva dalla giusta combinazione tra conoscenza del settore in cui si intende operare, creatività, innovazione e sana gestione. Sto parlando di una vera cultura interdisciplinare che, nelle nostre università, non è adeguatamente sviluppata e trasmessa ai ragazzi. Ed è proprio questo il gap che vogliamo colmare con l'azione formativa del Progetto Piccola Impresa.
  
Visto il successo dell’iniziativa “Piccola Impresa”, quali sono i progetti futuri che l’Associazione intende proporre?
L'Associazione rimane sensibile alle necessità dei giovani che sono sì il futuro, ma che, ad oggi, vivono nella totale precarietà. Grande è la nostra soddisfazione nell'aver aiutato tre giovani che, grazie alla collaborazione con il nostro periodico hanno avuto la possibilità di presentare domanda all'albo dei giornalisti e nel vedere che ai nostri incontri  siano molti i cittadini interessati a conoscere i propri diritti e doveri. In ambito economico stiamo pensando ad un altro bando per progetti imprenditoriali specifici.
 
Secondo uno studio di Unioncamere, le imprese nate nel 2011 sono per la maggior parte di piccole dimensioni, senza dipendenti al di fuori dei propri fondatori e talvolta nate come risposta a disoccupazione e precariato. Il 45% delle nuove imprese è stata avviata da uomini under 35, in 7 casi su 10 con un budget iniziale di 10.000€, facendo quindi affidamento su mezzi propri anziché affidarsi alle banche. Quali sono i consigli che si sente di dare ai molti giovani che intendono avviare un’impresa propria?
Il futuro dell’economia europea si basa sullo sviluppo dell’imprenditorialità che rappresenta, tra le altre cose, una valida alternativa al problema della disoccupazione. In un paese come l’Italia, che si basa sulla piccola e media impresa si necessita di figure professionali in grado di rispondere ai bisogni specifici delle PMI,  e noi, Associazione Cento Giovani notiamo questa mancanza di formazione. Qualcosa si muove ed è  sotto gli occhi di tutti.
I giovani, pertanto, devono essere preparati e pronti a cogliere questo cambiamento perché è delle loro idee e nuove proposte che la nostra società ha bisogno. Noi crediamo che le possibilità ci siano, dobbiamo solo sforzarci di renderle visibili a tutti nei modi più adeguati.
 
 
 
 

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