05/02/2009

Intervista al Dott. M. Moretti - INA ASSITALIA

Siamo andati ad intervistare il Dott. M.Moretti (Servizio Gestione del Personale INA ASSITALIA, compagnia assicurativa presente sul mercato italiano dall'anno 1912), per capire meglio quali siano state le mansioni svolte durante il tirocinio, quali siano le competenze e le caratteristiche che bisogna possedere e soprattutto, se la preparazione universitaria sia sufficientemente adeguata per intraprendere questa professione.

Il Progetto Fixo prevede l'attivazione di tirocini di inserimento lavorativo, come ne siete venuti a conoscenza e per quale motivo avete deciso di accogliere nella vostra struttura un giovane neolaureato? 
Siamo stati contattati direttamente dalla Dott.ssa Cortese che ci ha illustrato le potenzialità  del Progetto Fixo e ci ha offerto questo nuovo strumento per inserire nelle nostre strutture giovani collaboratori in qualità di tirocinanti.  Abbiamo colto con entusiasmo questa opportunità inserendo un neolaureato proveniente dalla Facoltà di Economia. 

Secondo Lei, dal punto di vista del laureato quali sono i vantaggi e, se ci sono, gli svantaggi nell’affrontare, l'esperienza del tirocinio? 
Sicuramente il tirocinio rappresenta, per i giovani laureandi o neo-laureati, una prima importante opportunità per confrontarsi con la realtà aziendale. Ai ragazzi viene data l'opportunità di mettersi alla prova ma anche di capire la strada lavorativa che preferiscono intraprendere. Tutto sta poi nelle reali capacità del tirocinante di saper cogliere e collocare adeguatamente nel suo percorso professionale l'esperienza formativa vissuta grazie al tirocinio. 

Secondo Lei quali sono i vantaggi per l’azienda nell’accogliere un tirocinante? 
Anche per l'azienda ci sono molteplici vantaggi nell'accogliere un tirocinante. Sicuramente in primis emerge un vantaggio economico. Noi abbiamo voluto aggiungere al rimborso spese previsto dal Progetto Fixo un assegno mensile per il tirocinante, valutando la sua attività in termini produttivi per la nostra azienda. A questo si aggiunge poi la possibilità reale di valutare e 'provare' il nuovo inserito per verificare con lui le reali possibilità di assunzione. Abitualmente inseriamo dei tirocinanti, alla fine della loro esperienza chiediamo al tutor aziendale che li ha seguiti durante tutto il percorso, di scrivere una breve relazione sull'operato del tirocinante mettendo in luce non solo le attività svolte ma anche competenze acquisite e capacità dimostrate .Nello specifico non avevamo previsto un inserimento immediato di una nuova risorsa in azienda, ma l'esperienza  conclusa è stata per noi fortemente positiva tanto da spingerci a tenere in forte considerazione il curriculum del tirocinante per future collaborazioni. 

Quali sono le finalità del tirocinio che avete attivato all’interno del Progetto Fixo? 
Il tirocinante è stato inserito in un percorso di formazione e monitoraggio della normativa  vigente in materia di offerta dei prodotti assicurativi del ramo vita e delle regole di condotta da parte di intermediari e delle imprese offerenti nei confronti della clientela, sia nella fase di avvio del rapporto contrattuale che nel corso dello svolgimento dello stesso. Particolare attenzione è stata posta sulle tematiche connesse all'identificazione e alla valutazione di tutte le fattispecie di rischio di non conformità alle norme relative alla trasparenza e correttezza dei comportamenti nei confronti degli assicurati, alla corretta esecuzione dei contratti ...insomma un progetto sicuramente interessante per il tirocinante e per noi!

Quali sono le caratteristiche che deve avere un laureato per entrare nella vostra struttura? 
Valutiamo in maniera positiva la propositività dei laureati, la loro capacità di gestire in autonomia i progetti che mano a mano gli vengono affidati, la flessibilità – ovvero la capacità di adattarsi proficuamente all'ambiente in cui vengono inseriti- e, non ultimo, l'orientamento al  servizio. Come è strutturato il percorso di selezione di cui vi avvalete? Il percorso di selezione che mettiamo in atto all'Ina è ben strutturato e dà la possibilità sia a noi che al candidato di valutare la reale motivazione ad un eventuale inserimento nelle nostre strutture. Organizziamo delle giornate di selezione in cui vengono strutturate delle prove di gruppo che vedono coinvolti i candidati nella soluzione di Critical Incident, successivamente si propone una fase di orientamento psicoattitudinale e di questionari atti a valutare le caratteristiche di personalità dei futuri assunti. 

Il Progetto Fixo Sapienza si avvia alla conclusione, qual'è la sua valutazione sul servizio che le abbiamo offerto. Quali sono, secondo Lei, i punti di forza e quelli da migliorare? 
Il Progetto Fixo è stata per noi un'ulteriore opportunità offertaci dall'università per reclutare tirocinanti. In realtà da sempre utilizziamo lo strumento del tirocinio per 'testare' e valutare nuovi inserimenti o, più semplicemente, per dare una possibilità di formazione aggiuntiva ai neolaureati. Credo che attualmente ci sia un distanza tra la formazione universitaria e le competenze richieste dal mondo del lavoro. Sarebbe utile fornire ai laureandi delle informazioni più concrete, che li auto-orientino verso un percorso professionale specifico. Magari si potrebbe pensare a percorsi di formazione appositamente tagliati su figure professionali definite, ciò aiuterebbe in maniera considerevole l'orientamento in uscita dei neolaureati.

 

Categoria: