08/01/2009

Intervista al Dott. Abrigniani - Gruppo T Immobiliare. Il colloquio si fa su Skype!

Il Progetto Fixo prevede l'attivazione di tirocini di inserimento lavorativo, come ne siete venuti a conoscenza e per quale motivo avete deciso di accogliere nella vostra struttura un giovane neolaureato? 
Il primo canale è stato l'ufficio Blus. Mi ero semplicemente rivolto all'ufficio Blus per trovare una persona valida alla quale far fare esperienza e crescere insieme, attraverso il tirocinio. Una piccola premessa: quando sono arrivato in questa azienda mi sono accorto che, per quanto riguarda il loro settore di competenza (intermediazione e consulenza immobiliare), avevano forti competenze ma non avevano nessuna figura professionale in grado di occuparsi, in prima persona, della comunicazione cartacea e più in generale della comunicazione visuale. Avendo maturato una forte esperienza nel settore della grafica e della pubblicità, mi è sembrata una carenza controproducente, una carenza aziendale da colmare. Qundi ne ho parlato con i titolari che mi hanno dato subito fiducia. Abbiamo valutato e deciso insieme, prima di fare un passo importante come un'assunzione, la possibilità di poter sperimentare se questo ruolo potesse amalgamarsi bene nell'organico.  Quando ho chiamato l'ufficio Blus mi è stata proposta la possibilità di aderire al Progetto Fixo per accogliere tirocinanti. 

Secondo Lei, dal punto di vista del laureato quali sono i vantaggi e, se ci sono, gli svantaggi nell’affrontare, l'esperienza del tirocinio? 
Tutto dipende dalle persone che lavorano in azienda e dalla mentalità che c'è dietro all'offerta di tirocinio. Tutto è affidato alla bontà e alla professionalità di chi propone il tirocinio. I vantaggi possono essere enormi, così come gli svantaggi. Iniziando dalla prospettiva negativa, gli svantaggi possono essere quelli di dover frequentare una struttura in cui ci si trova male, senza retribuzione e a volte con una scarsa crescita professionale. Dall'altro punto di vista i vantaggi sono molti soprattutto se si entra in un ambiente ben disposto ad insegnare, fertile e creativo. Credo che sia una grande opportunità sia per iniziare a conoscere l'ambiente lavorativo anche se, dalla mia esperienza, i ragazzi molto spesso si sentono ancora studenti, sia per integrare le proprie conoscenze e le proprie esperienze. 

Secondo Lei quali sono i vantaggi per l’azienda nell’accogliere un tirocinante? 
Dobbiamo fare due tipi di discorsi. Se guardiamo il punto di vista dell'azienda può essere una forma di ingrandimento a costi limitati. Il tirocinio rappresenta una possibilità importante per l'Ente in quanto può testare una risorsa e se è valida integrarlanell'organico. Il secondo discorso che l'azienda, a mio giudizio, dovrebbe fare è quello di una reale crescita apportando un know how, innovazioni, che volente o nolente, per l'età, l'elasticità, e la recente formazione i giovani laureati, adeguatamente seguiti e formati, possono apportare per un reale sviluppo innovativo dell'azienda. Nello specifico della nostra esperienza, noi abbiamo creato un ufficio grafico, che prima non c'era e che lavora a stretto contatto con me, che mi occupo del settore marketing. Quindi c'è stato un vero e proprio ampliamento della struttura aziendale. 

Quali sono le finalità del tirocinio che avete attivato all’interno del Progetto Fixo? 
La tirocinante ha svolto mansioni di responsabilità, anche se comunque sempre affiancata. La mattina passiamo insieme un paio d'ore per organizzare il lavoro, devo dire che, con la tirocinante, mi sono trovato molto bene e questo, in fase di selezione non è scontato, in quanto cambia molto da ciò che c'è scritto sul curriculum alla quotidianità lavorativa. In realtà anche qui dobbiamo affrontare la questione da due punti di vista. Come tutor aziendale posso affermare che Diana(la tirocinante) quando andrà via da qui potrà affrontare qualsiasi incarico lavorativo con una sicurezza che prima non aveva o comunque con dei capisaldi ai quali può fare affidamento in una successiva esperienza lavorativa. Se invece devo parlare da un punto di vista della strategia aziendale sono ormai quattro mesi che svolgiamo un lavoro importante per l'azienda che prima veniva realizzato da altri colleghi  con costi maggiori e soprattutto con meno passione e dedizone di ora in quanto non era il loro campo d'impego.  

Quali sono le caratteristiche che deve avere un laureato per entrare nella vostra struttura? 
Lo dico apertamente, noi avevamo già selezionato due ragazzi, poi è arrivato il CV di Diana quando avevo già deciso, l'ho chiamata e lei stava sull'aereo  per Israele....morale della favola abbiamo fatto il colloquio di un'ora su Skype, lei mi ha mandato il pdf con tutti i suoi lavori e li abbiamo analizzati insieme. La cosa importante è il relazionarsi, non è imporatnte solo quello che si è fatto o i risultati conseguiti, ma la capacità di lavorare insieme, tante menti per un solo risultato. Forse questo sarà l'unico caso di selezione su Skype! 

Qual è l’opinione che si fatto sul Progetto Fixo Sapienza….. 
Credo che sia una grande opportunità per aziende e studenti, anche perchè il Progetto prevede sia un piccolo rimborso per i tirocinante sia un contributo per l'azienda, che in questo momento di recessione può essere comunque un incentivo per i titolari ad assumere personale giovane ma che comunque ha avuto la possibilità di conoscere. Quello che non riesco a capire è come mai, e questo non dipende da voi ma da chi lo ha creato, il Progetto Fixo nazionale non sia stato adeguatamente pubblicizzato e soprattutto perchè si conclude. Noi anche se siamo una piccola e media azienda avremmo comunque in futuro continuato ad accogliere tirocinanti grazie anche incentivi previsti. Un altro aspetto daevidenziare è anche la scarsa adesione dei laureandi e laureati alle offerte che vengono pubblicate, quello che non riesco a comprendere è il motivo per il quale i ragazzi aspettano la fine degli studi per candidarsi alle offerte di tirocinio e non capiscono che l'esperienza sul campo vale quanto quella universitaria nel mondo del lavoro. 

Mi può brevemente spiegare qual'è la sua professione? 
Io mi occupo del settore marketing e sviluppo, in realtà sto sviluppando un progetto che prevede la creazione di una rete professionale tra agenti immobiliari indipendenti. Stiamo andando a fare quello che gli americani chiamano Business devlopment, lo sviluppo di un modello affaristico che poi porti a risutati concreti seguendo un modello definito e programmato apriori. Come si arriva qui? Qual'è il mio percorso formativo? Devo dire che io ho avuto un percorso professionale particolare; all'età di 21 anni mentre studiavo economia all'università alcuni amici talentuosi mi chiesero di aprire insieme uno studio creativo quindi ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo iniziato a far palestra sulla nostra pelle. Lo studio è cresciuto rapidamente, siamo riusciti ad arrivare a grandi società come Lego, Mazda, Fornarina....e poi a quel punto avevo mantenuto la voglia di imparare pur avendo maturato un'esperienza tale da permettermi di cercare nuove sfide lavorative da intraprendere e quindi sono arrivato qui a 28 anni. Capisco che il mio è stato un percorso assolutamente anomalo, sono stato uno di quelli che non ha dovuto inviare curriculum perchè dopo la laurea già lavoravo da anni. Il consiglio che voglio dare è quello di sbatterci sempre la faccia e cercare sempre di progettare. Lo so che questo è un momento molto difficile per dire questa cosa ma la progettazione sta alla base della propria crescita. Non bisogna rischiare e mandare il curriculum all'ultimo momento ma iniziare ancor prima della fine degli studi a progettare i primi passi della propria carriera. La formazione accademica è importante ma l'esperienza ha, più o meno, lo stesso peso per un selezionatore. 

 

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