Edizioni di Storia e Letteratura

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"Le Edizioni di Storia e Letteratura sorsero nel corso del 1941, con l’intento, non dichiarato, ma comunque chiaro, di:
a) prestar aiuto a quei giovani di maggior imgegno, i quali avessero ardito incamminarsi verso studi più ardui e meno redditizi, tanto più meritori e necessari quanto meno rimeritati e più rari;
b) mettere in grado i maestri più insigni, perdurando lo sconvolgimento di ogni valore più sacro e di ogni missione più disinteressata, di dar l’ultima mano, e avviarli alla pubblicazione, ai lavori di tutta una vita, così come esigevano la dignità del loro studio e la ricchezza stessa dei loro risultati.
Ideale propostosi dalle Edizioni, sin dal principio, fu di tener alta l’indagine storica e letteraria, e risollevare erudizione e filologia; non senza mirare a un compito che in Germania e in Inghilterra non fa meraviglia, mentre in Italia ne fa ancora e di molta: unire cioè filologia profana e filologia sacra in una filologia unica, che di fatto è unica nei filologi degni del nome.
Le Edizioni non sopportano preponderanza di sacro sul profano, o viceversa, e neppure preponderanza dell’internazionale sul nazionale: restano fedeli allo loro origine, italiana e di italiani, ma nel grande senso che ha l’Italia nella civiltà" (don Giuseppe De Luca, 1958).
Fondate da don Giuseppe De Luca, le Edizioni di Storia e Letteratura diedero alle stampe il loro primo volume nel 1943, in un periodo tragico della storia italiana, durante il quale era anche giunta a maturazione l’esigenza di un profondo rinnovamento negli studi storici e letterari.
Una corretta valutazione del patrimonio storico e letterario sia di ambito civile sia di ambito religioso, italiano e no, non poteva prescindere da una più attenta ricognizione di tutte le testimonianze e da un più rigoroso accertamento dei fatti. Perciò De Luca favorì coraggiosamente i lavori di erudizione e di filologia nella loro accezione più ampia, senza preclusioni ideologiche o di altro genere. Chiese ardentemente la collaborazione di quanti sentiva più vicini e, mentre sosteneva giovani studiosi (nessun altro editore avrebbe pubblicato allora un libro, che si rivelerà ancora fondamentale dopo oltre mezzo secolo, come Lo scrittoio del Petrarca del giovane Giuseppe Billanovich), anche riproponeva, riunite in appositi volumi, le ricerche sparse ma non effimere di autentici Maestri.
Pur in tempi e condizioni diverse da quelle delle origini, le Edizioni di Storia e Letteratura si sono adoperate e si adoperano oggi per restare fedeli alla linea del fondatore. Così, nella collana maggiore, alle raccolte di Anneliese Maier, Angelo Mercati, Alberto Vaccari, Arnaldo Momigliano, Berthold Louis Ullman, Paul Oskar Kristeller, Christine Mohrmann, Werner Jaeger, Friedrich Leo, Jean Leclercq, volute dallo stesso De Luca, si sono aggiunte quelle di Gaetano De Sanctis, Ivan Dujcev, Jean Bayet, Ludwig Bertalot, Scevola Mariotti, Peter Dronke, Silvio Accame, Carlo Dionisotti e ora Augusto Campana, per dire solo di alcuni.
Anche prosegue l’impresa più cara a De Luca, l’Archivio italiano per la storia della pietà (Archivio, appunto, perché raccolta di documentazione), il cui intento di esplorare come nel tempo l’uomo abbia amato (o anche odiato) il suo Dio non è evidentemente soggetto a obsolescenza.
Senza dire delle altre collane, si devono almeno ricordare gli Epistolari, carteggi e testimonianze che raccolgono documenti preziosi per la ricostruzione del pensiero e dell’attività di uomini eminenti del Novecento ma non solo: tra gli altri, di Giovanni Cristofano Amaduzzi, Antonio Baldini, Piero Bargellini, Aurelio Bertola, Carlo Bo, Giuseppe Bottai, Emilio Cecchi, Benedetto Croce, Giuseppe De Luca, Domenico Giuliotti, Giovanni Battista Montini, Aldo Palazzeschi, Giovanni Papini, Giuseppe Prezzolini, Luigi Sturzo, Giuseppe Ungaretti, papa Giovanni XXIII e il suo segretario mons. Loris Capovilla.
Infine, oltre all’Edizione nazionale dei testi umanistici, all’Edizione nazionale delle Opere di Pietro Verri e alla collana Studi e testi del Rinascimento europeo dell’ Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, sono state recentemente acquisite la serie dei Papiri greci e latini dell’Istituto papirologico «G. Vitelli» di Firenze e quella del Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei di Pavia. Nel 2005 è stata aperta una nuova collana di ristampe anastatiche, Opuscula collecta, inaugurata con un volume di Tullio De Mauro. La casa editrice fa oggi riferimento alla figura di Tommaso Codignola.

Settore di attività prevalente: Edizione di libri
Natura giuridica: PRIVATA
Tipo di azienda: Società a responsabilità limitata (S.R.L.)
Numero addetti: 1 - 9
Sito web: www.storiaeletteratura.it

Convenzionata con :
    UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA"